Trentacinque minuti, un tiro fuori di nulla, un assist di tacco sprecato da Kolarov e un gol scaraventando il pallone all’incrocio dopo 50 metri palla al piede. Non male per un ragazzo che non era stato nemmeno convocato perché, parola di Fonseca, era “infortunato”.
Fortemente simbolici gli abbracci con Gianluca Mancini, con cui era nato il contrasto prima pubblicamente e poi nel privato a margine di Roma-Verona. La volontà di tutti è quella di chiudere un capitolo gestito maluccio, a partire dall’esclusione di Zaniolo dalla lista dei convocati e poi l’inserimento in extremis dopo il ko di Under. Dietro c’è anche un colloquio tra il 22 giallorosso e Fonseca.
La Roma che ha tritato la Spal è una squadra libera di testa. E, in attesa dell’Europa League, recuperare Zaniolo era indispensabile.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci