I 136 scalini di Trinità dei Monti come la Curva Sud. Nella notte tra martedì e mercoledì, uno dei monumenti simbolo di Roma, dove in teoria sarebbe vietato sedersi, finisce avvolto dalle nebbie dei fumogeni, tra le grida degli ultrà, mentre la gradinata patrimonio dell’Unesco viene oscurata dai giganteschi teli giallorossi srotolati giù.
Il tutto, accaduto nella notte tra martedì e mercoledì in occasione delle celebrazioni dei tifosi giallorossi per il 93° anno della Roma, sotto gli occhi delle forze dell’ordine e dei vigili urbani, ma i 200 tifosi della Roma se la sono cavata senza né sanzione né un rimprovero.
Attraverso le informazioni in mano agli esperti della Digos, era stato anche ideato un piano operativo per seguire a distanza il corteo dei tifosi. Un piano di cui era stata informata la Polizia locale di Roma, la pattuglia della Municipale, però, era a debita distanza.
L’operazione, spiega il Comando generale dei caschi bianchi, era «seguita direttamente dalla Questura», quindi gli agenti della Polizia locale sarebbero potuti intervenire solo «su richiesta» delle forze dell’ordine. Una richiesta d’intervento che però non è mai arrivata.
FONTE: Il Messaggero – L. De Cicco