È saltato l’allenamento aperto al pubblico romanista, alla vigilia del derby, previsto per domani pomeriggio allo stadio Tre Fontane. La decisione è stata presa ieri dalla società giallorossa, dopo un tavolo tecnico in cui la Questura ha sollevato delle obiezioni riguardo alla logistica e all’ordine pubblico, oltre a sottolineare una serie di concomitanze che non erano state prese in considerazione dal club, consigliando di annullare l’evento. Un’ indicazione che la Roma, seppur malvolentieri, ha dovuto accettare. Durante la conference call di ieri mattina, a cui hanno partecipato alcuni importanti dirigenti romanisti, ci sono stati motivi di attrito: il paragone con la Lazio, che proprio ieri ha riempito Formello, è stato rispedito al mittente dalla Questura con la motivazione che il centro sportivo biancoceleste si trova ben fuori dal Grande Raccordo Anulare. La posizione dello stadio Tre Fontane, nel cuore dell’Eur e con il campo di gioco visibile anche dall’autostrada Roma-Fiumicino, non è il massimo per far affluire, il primo sabato di dicembre, oltre 5.000 persone (queste le previsioni) congestionando la viabilità nelle strade limitrofe.
La vicinanza del rinnovato Luna Park e la concomitanza di una partita di rugby sono stati altri fattori che hanno pesato nel giudizio della Questura, così come la necessità di dislocare nell’impianto un ingente numero di forze di polizia, non disponibili perché impegnate a presidiare i seggi elettorali per il Referendum di domenica. Grande la delusione dei tifosi, che si erano già organizzati per far sentire la loro vicinanza alla squadra alla vigilia di un derby che la Roma giocherà davvero in trasferta: all’Olimpico, infatti, saranno molti di più i sostenitori biancocelesti rispetto a quelli romanisti, che hanno deciso di proseguire nella loro protesta contro le barriere che separano la curva Sud e non entreranno allo stadio. L’allenamento al Tre Fontane poteva essere una bella iniziativa per far sentire il supporto alla squadra. Un’occasione, purtroppo, persa.