Quando a Ferrare contro la SPAL Zaniolo parte in progressione, lascia sul posto i difensori della squadra avversaria e segna un gol eccezionale nessuno dei suoi compagni corre ad abbracciarlo. Lo stesso accade a Brescia dove ritrova la rete dopo il suo lungo infortunio e nessuno corre ad abbracciarlo. Questo è il duro calcio italiano nei confronti dei giovani ragazzi e talenti del ’99. Basti pensare che per comprendere a pieno il talento indiscusso di Zaniolo si è dovuto aspettare che arrivasse nella Capitale, ma il problema ha radici profonde nel nostro calcio.
Della Nazionale Under19, che solo due anni fa era arrivata in finale agli Europei, sono due i giocatori che oggi possono dire di giocare stabilmente in Serie A, Zaniolo e Tonali in Italia e Kean in Inghilterra, tutti gli altri misere apparizioni. Sembra si preferisca scegliere giocatori più anziani e d’esperienza che far crescere i propri talenti in casa e magari un giorno, chissà, vederli portare in trionfo il proprio club.
FONTE: La Repubblica