Il nome sulla bocca di tutti è quello di Dan Friedkin – di fatto il nuovo proprietario della Roma – ma nell’investimento del magnate texano nella Capitale un ruolo fondamentale sarà ricoperto dal figlio Ryan. Trent’anni, laureato alla Southern Methodist University, è pronto a seguire da vicino le vicende legate alla Roma: sarà lui a trasferirsi in pianta stabile in Italia per rappresentare in maniera diretta la proprietà all’interno del club, colmando così quel vuoto troppo spesso lamentato dai tifosi nei confronti di Pallotta (Ryan aveva già acquistato un immobile a Roma in vista del closing inizialmente previsto per marzo).
Nonostante questa sia la sua prima avventura nel mondo del calcio, ha già diverse esperienze all’interno di aziende di livello internazionale: dopo la laurea è stato nominato direttore del The Friedkin Group, gestito dal padre Dan con cui condivide la grande passione per il cinema che nel 2014 li ha portati a fondare l’Imperative Entertainment. Il primo film prodotto è stato “Hot Summer Nights” – presentato al SXSW Film Festival nel 2017 – una vera e propria scommessa vinta da Ryan, visto che la pellicola diretta da Elijah Bynum era già stata scartata da altri produttori: “Non ho esitato un attimo – le parole di Ryan – e poi con Elijah ci siamo trovati subito perché entrambi giovani”.
Il lavoro più importante realizzato finora è il film “Tutti i soldi del mondo” del regista Ridley Scott – girato in parte a Roma – ma la casa di produzione si occupa anche di documentari e contenuti per la Tv. Un’altra grande passione è rappresentata dal basket, in particolare dagli Houston Rockets, squadra di Nba che in passato Dan Friedkin aveva provato ad acquistare. Ma nella vita di Ryan c’è spazio anche per la beneficenza. E’ coinvolto in numerose iniziative per la tutela dell’ambiente: in particolare in Tanzania la sua famiglia ha istituito il “Friedkin Conservation Fund” volto a preservare la natura del Paese.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti