Tutte le squadra italiane, in generale, hanno reso in coppa meno del previsto…
«Sì, mi aspettavo di più anch’io. Ma sottolineo ancora l’eccezionalità della stagione che ha reso tutto imprevedibile. Sembrava che le squadre francesi, senza campionato, avrebbero sofferto. E invece il Lione ha goduto del riposo e si è presentato a Torino con più gambe della Juve, perché questa Serie A, compressa, al caldo dell’estate, è stata massacrante, oltre che avvilente per mancanza di pubblico. Nel finale sono calate quasi tutte, anche l’Atalanta che corre sempre tanto».
Anche la Roma… «Infatti. In campionato volava. In coppa è parsa svuotata. Anche il Napoli poteva fare meglio, ma, anche se in crisi, il Barcellona ha Messi, qualità, personalità e un’abitudine a queste gare che pesano sempre. Anche l’Inter ha sofferto, ma Conte ha un gioco coraggioso ed europeo. Può arrivare in fondo».
Non è che lei abbia fatto una gavetta secolare, Mancini… «Sì, ma io sono partito dalla Fiorentina, non dalla Juve… A parte gli scherzi, se ho cercato Andrea (Pirlo, ndr) è perché so che ha grandi conoscenze di calcio. Come De Rossi. Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui».
FONTE: La Gazzetta dello Sport – L. Garlando