Nel futuro di Paulo Fonseca e della sua seconda Roma c’è la necessità di registrare la fase difensiva. E anche di cambiare alcune pedine che, evidentemente, o non hanno convinto (Pau Lopez) o sono stati dei palliativi ad una situazione complicata (Bruno Peres) o sono stati infine costretti a tornare altrove (Chris Smalling).
La Roma in questa stagione ha incassato ben 63 gol in 49 gare stagionali, con una media di 1,3 a partita. In buona sostanza la Roma di Fonseca è come se fosse partita sempre da 1-0 per gli avversari, non proprio la condizione ideale per pensare di poter sognare.
La rivoluzione potrebbe partire da Pau Lopez: c’è l’interesse di alcune squadre spagnole e inglesi, di certo la Roma se dovesse trovare una soluzione non se la farebbe sfuggire. Le alternative sono Gollini e Meret, due giovani che alla Roma piacciono parecchio.
La priorità, però, è chiaramente quella del difensore centrale, della figura dominante della difesa. La Roma spera ancora di riportare in Italia Chris Smalling. Se non sarà lui, l’alternativa è Vertonghen, che si è svincolato da poco dal Tottenham e che ha un ingaggio in linea con i parametri del club (3 milioni l’anno più bonus). E poi bisognerà trovare il terzino destro, considerando che lì il titolare l’ha fatto Bruno Peres in questa seconda parte della stagione.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese