In attesa del closing previsto per lunedì 17 agosto, Dan Friedkin già lavora per la Roma che verrà. Il figlio Ryan ha il compito di completare l’area tecnica che, dopo il licenziamento di Petrachi, è incompleta. Manca il ds, c’è da snellire la rosa e abbassare il monte ingaggi per avere libertà di manovra al momento di investire.
Da giorni si dice che Ryan Friedkin sia a Londra, nella sede europea del Friedkin Group (che smentisce la sua presenza nella City, così come smentite arrivano anche dalla Roma) e avrebbe cominciato i colloqui, pure indiretti, con alcuni manager internazionali.
Procuratori e non solo, indicati da chi opera a Trigoria e da qualche amico romano. Fienga e De Sanctis definiranno comunque le operazioni già avviate (solo in uscita, però). La responsabilità, aspettando il nuovo di ds, è loro, anche se prima del closing non è possibile ufficializzare alcun affare.
Da giorni, per la panchina della Roma, gira il nome di Pochettino, per la direzione sportiva si fa avanti la candidatura di Planes, segretario tecnico e uomo mercato del Barça dal 2018 (trattò a gennaio con il ceo romanista il trasferimento di Perez a Trigoria). Insieme hanno lavorato in passato all’Espanyol. Qualche contatto c’è stato, ma Paratici è sempre in pole, nonostante abbia ancora un anno di contratto con la Juve.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani