Stanno ancora tutti lì. Convocati per l’inizio della preparazione, fissata da Fonseca il prossimo ventisette agosto. Quattordici giocatori sul mercato per fare cassa, plusvalenze e ridimensionare il monte ingaggi. Sono una squadra pure con quattro cambi. Fate conto: Olsen tra i pali, Florenzi e Santon sulle fasce, Fazio e Juan Jesus difensori centrali, Coric e Cristante i due mediani davanti alla difesa, Ünder, Perotti e Kluivert a formare la linea dei tre trequartisti, Schick unica punta. Pronti, si fa per dire, a subentrare, Pastore, Karsdorp, Bruno Peres e Antonucci.
A leggerla bene è una formazione che, se ben allenata, non dovrebbe avere problemi a sistemarsi nella parte sinistra della classifica. Ma che nella prima Roma dell’era Friedkin i giocatori che la compongono possono essere considerati solo degli esuberi. Di fatto sono in vendita, qualcuno pure a prezzo di saldo. Poi è chiaro che non tutti saluteranno. Ma è altrettanto chiaro che venderli tutto è meno che una passeggiata di salute, per qualcuno praticamente impossibile, basti pensare a Pastore reduce da un intervento chirurgico e che in valigia si porterebbe dietro un triennale da oltre sette milioni lordi a stagione.
Morgan De Sanctis (che da lunedì dovrebbe diventare formalmente il ds della Roma) da settimane sta lavorando diciotto ore al giorno per cercare di cominciare a sfoltire una rosa esagerata e dai costi insostenibili per una Roma che per il secondo anno consecutivo la Champions la dovrà vedere in televisione. Il tempo per concretizzare almeno qualche uscita c’è, ma certo prima si faranno le cessioni e meglio sarà per tutti
Partiamo da Schick, ultima stagione in prestito al Lipsia dove si è ricostruito almeno una parte di credibilità che era stata ridimensionata dalle due stagioni passate alla Roma. Il club tedesco aveva un diritto di acquisto fissato a ventinove milioni, cifra che il Lipsia non ha neppure avvicinato (è arrivato a venti) quando ha chiesto di acquistare l’attaccante ceco. La Roma giustamente ha risposto picche, convinta che comunque ci fosse qualche altro club disposto a pagare i venticinque (minimo) milioni richiesti per il cartellino.
A oggi nessuno si è presentato. L’agente del giocatore, il loquace Paska, ha annunciato che la prossima settimana il Lipsia si presenterà a Trigoria, ma alla Roma non ne sanno nulla. Ma nella Roma c’è la ragionevole certezza che quei venticinque milioni prima o dopo arriveranno. Magari dal Bayer Leverkusen quando il club di Rudi Voeller avrà ceduto il suo gioiello Havertz per un’ottantina di milioni. Sul ceco, inoltre, c’è da registrare un interessamento del Torino che potrebbe offrire come parziale contropartita il cartellino di Zaza. La Roma potrebbe offrire in prestito ai granata anche il croato Coric rientrato dal prestito all’Almeria visto. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri