In un ramo del lago di Como, lontano dalle usuali vetrine milanesi, si è lavorato perché si facessero due matrimoni di mercato. Mercoledì a Cernobbio, subito dopo l’ennesimo appuntamento a Milano tra Paratici e Fienga per parlare di Edin Dzeko (e non solo) in bianconero, la Roma e Arkadiusz Milik, rappresentato dal suo procuratore, si sono scoperti promessi sposi: intesa di massima sull’ingaggio (4,5 milioni netti a stagione più bonus), diritti d’immagine, durata del contratto (quadriennale) e numero di maglia (il 9) in giallorosso.
Con la benedizione del Napoli: scambio secco con Cengiz Under e il giovane Alessio Riccardi per una valutazione complessiva di 40 milioni da una parte dell’altra. Sposi sì, ma per ora solo promessi: manca il sì definitivo di Milik, che da tempo aveva fatto la bocca alla Juve e ora vuole riflettere sul cambio di destinazione. Una risposta arriverà a stretto giro di posta, magari dal ritiro della Polonia (dove oggi è atteso Milik). Più o meno anche quando sarà chiaro il destino di Dzeko, il primo tassello di questo mosaico.
Ieri a Milano nuovo incontro tra Roma e Juve: accordo sulla valutazione del cartellino di 18 milioni, lavori in corso su come strutturare l’intera operazione (con possibili scambi). Il bosniaco, ieri accompagnato dalla moglie Amra (in dolce attesa) a sostenere il tampone a Trigoria, è tentato dal richiamo di Pirlo: ragionamenti in corso anche sul contratto (attualmente di due anni da 7,5 milioni più 500mila di bonus a stagione).
La Juve, in attesa che si aggiustino gli incastri con Dzeko, continua il suo giro di sondaggi sugli attaccanti: Percassi chiede non meno di 50 milioni per Zapata, Suarez non scende sotto i 13 milioni di stipendio e di Cavani spaventano le commissioni pretese dal fratello procuratore. Un contatto, ma non per Milik, c’è stato anche con il Napoli: idea Romero e soldi (15 milioni) per Allan, promesso all’Everton.
FONTE: La Stampa – M. De Santis