C’è un mercato della Roma fatto di operazioni impreviste che si potrebbero definire delle occasioni e di operazioni previste che però ancora non decollano. In particolar modo la partenza di Kolarov, che aveva rinnovato appena a gennaio di quest’anno (con futura idea da dirigente), vicino all’Inter anche se manca ancora qualche dettaglio tra cui l’accordo sul prezzo (i nerazzurri hanno riproposto anche il giovane Vergani) e l’intrigo Dzeko-Milik-Ünder non erano così in preventivo. O almeno non come una serie di questioni aperte: cessioni di esuberi e puntellature della rosa.
Partiamo da quella che dovrebbe essere la scelta tattica di Fonseca per la prossima stagione. Non è un mistero che il portoghese sia un fautore del sistema 4-2-3-1 ma dopo il lockdown si è ricalibrato sulla difesa a tre: quindi 3-4-2-1. L’ideale per Fonseca sarà costruire una rosa in grado di interpretare i due sistemi senza doversi snaturare.
Se, come sembra, il tecnico ripartirà dal sistema con cui ha concluso l’annata, la partenza di Kolarov a sguarnire l’organico in entrambi i sensi, essendo un esterno sinistro che può giocare anche come centrale.
Dove al momento è tutto fermo per Smalling. La Roma al momento è impegnata su altri versanti e le posizioni del Manchester United sono ben note, si continua a lavorare, non senza una certa fiducia, con il sì del giocatore e forse aspettando i soldi di Schick, sul quale il Leverkusen fa sul serio visto che perderà Volland che andrà al Monaco. (…9
FONTE: Il Romanista – G. Fasan