Il mistero alimenta le aspettative. Dan Friedkin e il figlio Ryan ancora non hanno comunicato a Fienga la data del loro arrivo a Roma, semplicemente perché non lo hanno stabilito. E’ stato lo stesso Fienga ieri a chiarire che «bisogna dare tempo ai proprietari per organizzarsi e rendersi conto» del business in cui si sono infilati, «senza voler illudere nessuno» e «con ambizioni consone». Ci si sbilancia sulle previsioni, che assomigliano più a pronostici, ma la verità è che i Friedkin non hanno ancora un piano di volo fissato per raggiungere l’Italia.
E’ credibile, da quanto abbiamo letto nella prima intervista ufficiale, che la loro presenza sul territorio sarà più visibile. Ed è altrettanto immaginabile, dalla smania che hanno manifestato, che non sia lontano il giorno dell’arrivo. Ma da qui a stabilire date ce ne corre. Roma-Juventus ad esempio, il 27 settembre, rappresenterebbe un battesimo importante, se non ci fosse l’emergenza Covid a stravolgere programmi e prospettive: Dan Friedkin è negli Usa, può essere dispensato dalla quarantena italiana se effettua un tampone in patria entro 48 ore dalla partenza, ma potrebbe decidere di attendere la conclusione dell’emergenza sanitaria prima di volare a Roma. Ryan invece è in Europa, perciò potrebbe sbarcare prima. In ogni caso Trigoria è pronta ad accoglierli, nella speranza che migliorino la solidità e le ambizioni del club. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida