Da sabato a sabato. Tre gare in una settimana per la Roma, che chiuderà oggi a Cagliari il mini-ciclo di test amichevoli di preparazione alla stagione. Una serie di impegni in crescendo, dopo un avversario di Serie C (la Sambenedettese, affrontata a Trigoria sette giorni fa) e uno di B (il Frosinone, mercoledì scorso), che si concluderà proprio di fronte alla squadra dell’ex giallorosso Di Francesco, nella sua nuova tana.
Per l’occasione la Sardegna Arena potrà anche contare su una piccola ma significativa presenza di tifosi: è stato dato il via libera a mille presenze all’interno dell’impianto cagliaritano, tutte rigorosamente distanziate e riconducibili esclusivamente al pubblico casalingo, al quale è stata riservata la vendita. Una sorta di prova generale – come quella già messa in atto su altri campi durante questa fase di preparazione al campionato – in vista di una possibile riapertura degli spalti (sia pure sempre parziale e graduale) anche in occasione di impegni agonistici veri e propri. Un’ipotesi di cui si parla con sempre maggiore insistenza negli ultimi giorni, dal presidente del Coni Malagò ai dirigenti di gran parte dei club.
Un test probante da più punti di vista dunque per la Roma quello di oggi pomeriggio (fischio d’inizio alle 18, diretta su Sky Sport e Roma Tv), propedeutico ad arrivare al massimo della forma possibile in tempo per la sfida che inaugurerà il campionato 2020-21, quella contro il Verona al Bentegodi, in programma sabato 19. Già a Cagliari Fonseca porterà 23 giocatori, lo stesso numero consentito nelle partite da tre punti.
Una lista integrata dal giovanissimo portiere Filippo Berti (classe 2003), dal difensore sloveno Feratovic (2002), da Seck – in attesa di sistemazione – e da Bouah e Calafiori, i due talentini che dalla Primavera appaiono ormai in orbita prima squadra. Non ci saranno Fazio, ancora alle prese con la distorsione alla caviglia; Pedro, che sta recuperando dall’infortunio alla spalla ma non è ancora pronto per i contrasti di gioco; né Perez, negativizzato da qualche giorno dopo il Covid ma ancora separato dal gruppo durante gli allenamenti, come da prassi in casi simili. Ovviamente fuori causa anche gli altri due giocatori – Kluivert e Peres – che hanno contratto il virus, ma a cui non è stato ancora concesso il nullaosta. (…)
FONTE: Il Romanista – F. Pastore