A una settimana dalla prima stagionale a Verona, nell’amichevole di Cagliari la Roma si presenta in maniera disastrosa nel primo tempo (andando sotto di due gol), e riprendendosi un po’ nella ripresa (pareggiando 2-2). La sensazione è quella di una rosa ridotta ai minimi termini. Infortunato Zaniolo, ancora fuori l’unico nuovo arrivato, Pedro, senza Smalling, per il quale la trattativa con lo United è diventata infinita.
Ceduto poi Kolarov all’Inter e Florenzi al Psg, con Bruno Peres in quarantena per la positività al Covid, viene riciclato l’esubero Karsdorp, fino a qualche giorno fa con le valigie pronte e fuori da ogni rotazione. Fonseca parla pochissimo con i suoi dalla panchina e, dopo una partenza di nuovo con la difesa a tre, presto si rifugia nel 4-2-3-1 a lui più caro.
Sempre più involuto Pau Lopez. Esce a venti minuti dalla fine Dzeko, che non ha un sostituto, se non Mkhitaryan. Il bosniaco prova a guidare da capitano i compagni, ma ha ancora la testa immersa nei dubbi legati alla tentazione Juve.
FONTE: La Repubblica – D. Ferrazza