La mossa in contropiede di Fienga e De Sanctis è stata determinata dall’impossibilità di chiudere in tempi brevi l’acquisto di Chris Smalling, messo fuori squadra dal Manchester United. Fienga è arrivato ad alzare l’offerta a 11 milioni più 5 di bonus, mentre dall’Inghilterra ne chiedono 20 in un’unica soluzione. I colloqui tra le parti vanno avanti da mesi, è un tira e molla estenuante.
La volontà del ragazzo è chiara (tornare, c’è già l’accordo sullo stipendio da 3 milioni a stagione per 4 anni), quella di Fonseca è addirittura lapalissiana: le permanenze di Smalling e di Mkhitaryan erano i suoi desideri principali. A questo punto Izzo finisce in dissolvenza a fondo schermo (almeno per ora: difficile far entrare nella trattativa Kluivert o Cristante) e Smalling non si può definire tramontato. Quella per Chris è un’oltranza silente.
FONTE: Il Corriere dello Sport