C’è una Roma presente e una futura. La prima è quella che guiderà questa sera Fonseca. L’altra è quella che stanno costruendo i Friedkin, in tribuna stasera, senza intermediari. Sono silenziosi, decisionisti, attivissimi. La prima mossa sarà il nuovo direttore sportivo. Hanno fretta e hanno già iniziato i colloqui parlando almeno con tre possibili manager. Uno è Rangnick che è stato vicinissimo al Milan, ma non è l’unico con cui hanno cercato, ed ottenuto, un colloquio.
Quando arriverà il mercato sarà probabilmente chiuso e qui la Roma si vede ostaggio ancora di ingaggi pesanti e del rifiuto di alcuni dei suoi tesserati a trasferirsi altrove. Il nuovo dirigente avrà soprattutto il compito di decidere del futuro di Fonseca. Fino a che non ci sarà un nuovo diesse non si toccherà l’allenatore. Un concetto che può essere visto anche al contrario: quando ci sarà il nuovo dirigente Fonseca rischia seriamente di salutare. Ieri in conferenza stampa è parso nervoso, persino scostante e in un impulso instintivo ha anche rivelato la formazione.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza / M. Pinci