(CONFERENZA STAMPA) “Noi non abbiamo iniziato bene. Loro hanno iniziato meglio, gestendo meglio la palla e così mettono in condizione le mine vaganti che hanno di farti male. C’era da attaccare meglio Biglia e soprattutto dovevamo tenerla. Era il disegno di questo centrocampo folto, di non far gestire il pallone a loro, facendoli correre a vuoto, come accaduto nella seconda parte del primo tempo e nella ripresa. Dopo siamo cresciuti, anche caratterialmente. Oggi carattere, personalità, impatto fisico, duello e mano a mano che loro hanno fatica e hanno girato a vuoto li abbiamo messi più in difficoltà. Non era facile trovare questi uomini nelle mezze misure. La partita poi è andata come l’avevamo preparata, mancando le frecce che abbiamo: El Shaarawy è da 10 giorni che ha questa difficoltà ad allenarsi con noi, Salah lo sapete bene mentre Iturbe non è nelle condizioni di metterlo dentro questa partita. In quel poco che è stato usato non è riuscito a far vedere le sue qualità e oggi non era la sua partita, anche al livello psicologico. Bruno Peres è questo, magari non ti sfora tutte le volte ma nel palleggio è difficile prenderlo anche se non ha fatto benissimo. Ha perso 2-3 palloni, che poteva gestire. La gara è andata come volevamo, per gran parte”.
Contatto con i tifosi? “Domani andiamo al Tre Fontane perché vogliamo far festeggiare i tifosi e domani facciamo così”.
La rissa dopo il gol di Strootman e le parole di Lulic? “In questa partita c’è un contrasto esagerato. Bisogna ammorbidirsi. Questa è una partita bella ma crea anche un po’ di timore per queste cose qui. Sull’episodio di Strootman non ho visto nulla perché stavo dicendo delle cose a Manolas”.
Sulle parole di Lulic? “Si commentano da sole. È un problema di chi le fa, Lulic è anche un gran calciatore. Bisogna guardare i calciatori della Chapecoense, che non avrebbero mai sperato di giocarla ed erano tutti vogliosi di giocarla, tutti sorridenti. È bello vedere l’entusiasmo, anche nel tragitto tra Trigoria e lo stadio. Ho chiesto molte volte di aver un filmato del tragitto. È una discesa senza freni, se si fa così è giusto non togliere le barriere. Ci si fa del male tutti. Anche se i tifosi non vengono comunque senti l’atmosfera, la passione, l’amore, le critiche”.
Colpa della Lazio che ha avuto due ingenuità? “Se c’è qualcuno che la perde, c’è anche qualcuno che va a pressare con aggressività. C’erano poi state delle situazioni in precedenza che mi facevano pensare che le cose stessero andando bene. Poi Strootman è saltato addosso a lui, gli ha strappato il pallone e si è preso la responsabilità. Grande giocatore con una grande mentalità. Tutti hanno giocato una grande gara sotto l’aspetto della mentalità”.