Dan e Ryan Friedkin sono stati di parola. Hanno rilanciato con lo United per rendere la Roma più competitiva. La difesa, fragile anche nella notte della vittoria contro l’Udinese, si arricchisce con Smalling. Qualitativamente e numericamente il gruppo là dietro è più forte. Soprattutto se Fonseca insisterà sulla linea a tre. Nelle rotazioni può rientrare anche Fazio.
Lo spaventoso indebitamento societario non ha permesso altre operazioni in entrata. Nel giorno dell’arrivo di Smalling sono andati via Kluivert, Olsen, Antonucci e Perotti. Nel forziere della Roma, però, non è entrato un euro. Gli unici ricavi sono arrivati da Schick, Defrel, Gonalons e Kolarov.
Intanto è stato abbassato il monte ingaggi ed è già qualcosa. Resta da centrare l’obiettivo dei 100 milioni di plusvalenza entro il prossimo giugno, praticamente impossibile. Fonseca quindi è stato accontentato dopo essersi espresso anche in pubblico per Smalling.
Avrebbe voluto qualche innesto in più avendo spinto anche per l’esterno di destra titolare ed un vice Dzeko esperto. La Roma somiglia a quella dell’anno scorso: Florenzi andò via a gennaio, quando si fece male Zaniolo per la prima volta. I veri rinforzi sono Pedro e Kumbulla, adesso bisogna vedere se basteranno per avvicinarsi alle principali rivali del campionato.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani