Per Smalling non bastava aver trovato l’accordo al fotofinish. In seguito è iniziato il capitolo relativo al tesseramento che ha tenuto tutto col fiato sospeso. Alla fine il difensore diventa a tutti gli effetti un giocatore della Roma per 15 milioni pagabili in 4 anni. Un ritorno che fa sorridere soprattutto Fonseca che sabato si era espresso di nuovo in maniera netta.
Dai discorsi del tecnico erano stati fatti fuori Fazio e Jesus. Il primo potrebbe riciclarsi come quinti, il secondo invece no. Il cabaret andato in scena dopo le 20 ha fatto da contono ad una giornata difficile dove all’ora di pranzo i Friedkin non si muovevano dalla proposta di 15 milioni comprensiva di bonus. Nel tardo pomeriggio il via libera dello United e corsa contro il tempo per i documenti.
Al gong il nome di Smalling non compariva ancora sul sito della Lega, ma da Trigoria i segnali erano rassicuranti. La Roma aveva assciurato di aver caricato la documentazione entro le 20, precisamente alle 19.53. Intorno alle 20.20 sono iniziate a circolare le prime voci che la documentazione inviata fosse incompleta e che le parti fossero al telefono per chiarire.
L’ok definitivo è arrivato poco prima delle 22. Sono passate in secondo piano le cessioni di Kluivert e Perotti dove la Roma non riceverà nulla per il cartellino, ma potrà contare su bonus legati alle prestazioni del calciatore. Saluta anche Olsen che va all’Everton.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina