Il Faraone continua ad avere gli occhi a mandorla. Nell’ultima, frenetica, pazzesca, giornata di mercato, è saltato il suo ritorno alla Roma. A meno di una clamorosa rescissione di contratto nelle prossime settimane, peraltro difficile da immaginare considerando lo stipendio annuale del giocatore, Stephan El Sharaawy almeno fino al prossimo gennaio, continuerà a essere stipendiato (bene) dallo Shangai Shenua. Non si è concretizzata la possibilità, spinta in tutte le maniere dal Faraone, di un suo ritorno alla Roma, perlomeno con la formula del prestito secco fino al prossimo giugno.
L’accordo tra il giocatore e la Roma c’era, quasi pure quello con il club cinese che comunque voleva un minimo di indennizzo, ma le problematiche (poi risolte) relative al trasferimento di Perotti al Fenerbahce, sono state un freno decisivo alla possibilità di chiudere la trattativa.
Il tutto reso irrisolvibile dal fatto che si fosse nell’ultima giornata di un mercato oltretutto mai così prolungato. La Roma, su suggerimento dello stesso Faraone, aveva messo in piedi la trattativa negli ultimissimi giorni, convinta con un po’ troppo anticipo (ma questo non è dipeso dal club giallorosso) che il trasferimento di Perotti fosse ormai stato definito in tutti i suoi aspetti.
El Shaarawy aveva accettato una notevole decurtazione del suo faraonico ingaggio cinese, felice di poter tornare a giocare nella squadra dove aveva lasciato un pezzo di cuore e, pure, ingolosito dal fatto che riaffacciarsi nel nostro campionato gli avrebbe consentito di giocarsi fino in fondo le possibilità di essere tra i convocati di Mancini per l’Europeo che di fine stagione.
FONTE: Il Romanista – P. Torri