Era una notizia attesa, ma il rosso del bilancio della Roma spaventa. La stima previsionale del bilancio al 30 giugno 2020 parla di una situazione economica complicata: -188 milioni solo per il club, -204 per il bilancio consolidato (e cioè per la Roma e le società ad essa collegate), con un patrimonio netto negativo rispettivamente di 88,1 e 242,5 milioni (in flessione di 98,6 e 115 milioni).
È chiaro che sui conti hanno pesato i tanti ingaggi pesanti chiusi negli ultimi 3-4 anni, che hanno prodotto un innalzamento dei costi (il monte ingaggi della scorsa stagione si aggirava intorno ai 160 milioni lordi) a fronte dei quali non c’è stata un processo parallelo dei ricavi.
La strada per sistemare i conti, da qui a un anno, corre sostanzialmente su tre diverse corsie. La speranza di riattivare alcuni flussi finanziari come gli incassi da botteghino (a proposito, con Sport e Salute è stato raggiunto un accordo per uno sconto di 300mila euro sul canone d’affitto dell’Olimpico per la scorsa stagione, per la stagione in corso si vedranno gli sviluppi futuri). E poi la speranza di andare avanti in Europa League, che – arrivando fino in fondo – potrebbe portare in dote una trentina di milioni di euro.
Altro pilastro per risistemare i conti sono poi le cessioni e le conseguenti plusvalenze. In questa sessione la Roma ne ha fatte solo per 13 milioni. Infine la ricapitalizzazione, con i Friedkin (la proprietà ha già messo nelle casse 77,6 milioni per l’attività corrente) che entro fine anno completeranno l’aumento di capitale da 150 milioni.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese