Bruno Conti non è voluto mancare al funerale per l’ultimo saluto a Enzo Totti, amico discreto di una vita vissuta da entrambi intorno a Francesco: “Lo capisco. Non averlo potuto abbracciare sarà stato devastante, ma deve essere sereno, perché suo padre sapeva il bene che gli voleva“.
Enzo Totti sembrava figlio di un altro calcio, “di un calcio in cui i genitori non volevano apparire, di un rispetto che non c’è più – le parole di Conti – Ricordo quando portava a Trigoria le teglie di pizza: ti voltavi e già non c’era più. Così come quando accompagnava il nipote Cristian agli allenamenti, ma sceglieva di restare fuori per riservatezza. Enzo era un finto burbero, di poche parole, che però sapeva sorridere. Ma guai a chi gli toccava il figlio“.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini