Dan e Ryan Friedkin, tra Opa, aumento di capitale e scelta del direttore sportivo, hanno giornate capitoline piene d’impegni. C’è anche la questione relativa al nuovo stadio della Roma a occupare tempo, perché, con l’acquisto dei terreni a Tor di Valle da parte di Radovan Vitek, il momento delle scelte si avvicina. Gli interrogativi di queste ore riguardano però la variabile Covid. Tutto il complesso dovrebbe andare a regime, nella più ottimistica delle previsioni, non prima della fine del 2023.
Ma gli analisti a cui gli imprenditori si stanno appoggiando evidenziano interrogativi: e se la pandemia cambiasse il nostro modo di fruire il calcio e di lavorare per sempre? In questa chiave, è logico che il progetto di Tor di Valle, seppur poco amato dai Friedkin, resti il favorito, proprio perché assai vicino al via libera definitivo, ma la redditività forse potrebbe essere inferiore a quella che si pensava nel 2012.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini