Sogna la Roma, in uno strano anno in cui (solo nel calcio) è lecito sognare. I giallorossi conquistano 18 punti sul campo e la zona Champions con una prestazione da top club contro il Parma. Una partita perfetta chiusa già a fine primo tempo che ha messo in evidenza i progressi enormi della squadra di Fonseca sotto tutti i punti di vista: tenuta difensiva, brillantezza del gioco, sicurezza mentale.
Un piccolo miracolo quello di Paulo che, con il punto sottratto a Verona, oggi sarebbe a braccetto del Sassuolo dei sogni. E a pensare che appena un mese e mezzo fa il suo futuro sembrava lontano dalla Roma. Oggi, invece, il portoghese sembra più saldo che mai anche perché in caso di quarto posto minimo il rinnovo sarebbe automatico.
«Abbiamo fatto un ottima partita, nella mia squadra sono tutti titolari – ride Fonseca -. Sappiamo come giocare. Il mio futuro? Non dipende da me, non sono preoccupato di questa situazione. Sono solo focalizzato sulle partite, sono soddisfatto perché la squadra sta giocando bene e ora arriva Pinto che è un grande professionista. La cosa più importante è la Roma». Che ora vola.
Il 3-0 di ieri all’Olimpico porta ancora il marchio di un sontuoso Mkhitaryan al 5° gol in due partite di fila. L’armeno domina ogni zona del campo facendo dimenticare per un attimo le 5 assenze pesanti (Zaniolo compreso) di una Roma che ora gioca a memoria pure con le riserve. A sbloccare la gara, infatti, è Mayoral che sostituiva Dzeko.
Lo spagnolo sfrutta un assist-gioiello di Spinazzola e inaugura lo show in cui fanno una gran bella figura Villar e Karsdorp. Lo spagnolo, in particolare, ha dato prova di maturità e classe in un reparto che anela da tempo un regista puro. “Vogliamo stare lì in alto a fine campionato”, ha ringhiato dopo il 90’.
Nella ripresa la Roma, attesa dalla doppia trasferta di Cluj e Napoli, ha abbassato il ritmo ma è andata vicina al poker almeno altre 5 volte. In tribuna i Friedkin (fin qui imbattuti) si beccano l’applauso virtuale dei tifosi anche per aver esposto il vecchio stemma della Roma sulle mascherine. Un gesto che avvicina sempre più il texano al cuore della Sud. Unico neo il doppio problema muscolare a Ibanez e Mancini che mette in ansia Fonseca viste le assenze di Kumbulla e Fazio.
FONTE: Leggo – F. Balzani