PETRESCUSe potessi scegliere, quale sarebbe il momento più memorabile che hai avuto in campo?
”È molto difficile scegliere, perché ho giocato ad altissimi livelli e ho vinto molti trofei. Penso alla finale con il Chelsea nel 1998, quando dopo 20 anni abbiamo vinto la FA Cup. Per quanto riguarda la nazionale, il momento più bello è il gol all’Inghilterra ai mondiali del 1998”.
Come tecnico del Cluj? “Non posso dire che un titolo sia stato migliore di un altro, perché sono stati tutti importanti. Sembra che il prima sia stato il più importante, perché il Cluj veniva da un periodo di digiuno”.
Come spieghi che gli allenatori del Cluj riescano a superare momenti difficili e a imporsi in partite complicate? “Il club ha uno spirito, ha un nome. I giocatori sanno cosa fare in queste partite importanti. Speriamo che questo possa continuare a cadere e che produca buoni risultati”.
L’ultima squadra di provincia che ha vinto 3 titoli consecutivi, il Timisoara, è riuscita vincerne 6 di fila. Pensi che il Cluj possa superare questo record? “Lo vogliamo, soprattutto io, come allenatore. Ci sono molte buone squadre, ma dobbiamo provarci”.
Pensi che la squadra sia pronta a battere la Roma? “Quando giochi contro la Roma, è normale che i giallorossi siano favoriti. Abbiamo una chance e dobbiamo giocare fino alla fine”.
BURCAQuando il Cluj ha battuto la Roma tu avevi 15 anni. Ti ricordi come hai saputo di quel risultato?
“È stato un grande risultato per il paese e per il club. Quando ero piccolo, attendevo fino alle 21:45 per seguire i match di Champions League. Lì è dove ci sono i veri calciatori, questo dicevamo nel quartiere. Aspettavamo tutti quelle partite. Ci hanno resi orgogliosi e, penso, molti bambini hanno voluto iniziare a giocare a calcio a causa di quelle performance”.
Nella tua prima stagione al Cluj hai aiutato la squadra ad arrivare al terzo titolo consecutivo. Pensi che potete arrivare al quarto? “Sì, lo vogliamo molto. So che non siamo nel nostro momento migliore, ma dobbiamo tutti remare dalla stessa parte ed essere una famiglia, perché solo insieme possiamo ottenere risultati. Dobbiamo essere ancora noi i campioni di Romania”.
Qual è il momento più importante nella tua carriera? “Ne sceglierei due. Il primo è la vittoria all’ultima giornata contro il Craiova. Il secondo è la prima con la nazionale”.
Quanto ti motiva un avversario come la Roma? “Abbiamo incontrato avversari molto buoni e ho dato il 100%. Per questo siamo riusciti a non perdere contro il Siviglia. È stata una gara importante e dobbiamo concentrarci, dobbiamo dimenticarci del passato, anche se abbiamo problemi con gli infortuni. Possiamo riuscire nel miracolo”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma