Il ricorso d’urgenza della Roma è stato considerato ammissibile, l’udienza è stata fissata b con la procedura d’urgenza per domani alle 10 del mattino presso la sede della corte sportiva di appello in via Campania. Saranno presenti per il club giallorosso il direttore generale Mauro Baldissoni, l’avvocato Antonio Conte, esperto di diritto sportivo che ha redatto il ricorso, e probabilmente anche Kevin Strootman, che questa sera giocherà a Bucarest contro l’Astra Giurgiu nell’ultimo turno della fase a gironi di Europa League. Ieri la Procura federale ha inviato gli atti alla Roma, mancano alcuni elementi che arriveranno nella giornata di oggi. La squalifica di Strootman per due giornate, se verrà confermata, potrà cambiare la giurisprudenza in materia di simulazione con conseguenze inimmaginabili. E’ stato ammesso l’articolo 35 (quello che riguarda la prova televisiva) perché l’arbitro Banti e il suoi collaboratori non hanno rilevato l’accaduto. Ma rivedendo le immagini del rodeo di quei pochi secondi successivi al gol di Strootman è evidente che il quarto uomo Alessandro Costanzo era proprio nel mezzo del parapiglia, anzi è intervenuto per dividere i giocatori. Costanzo, si ricorderà, si è attirato l’ironia e la rabbia dei tifosi della Lazio perché in alcuni filmati è sembrato esultare al gol del 2-0 realizzato da Nainggolan. Questo è l’elemento cardine sul quale si basa l’appello della Roma, che ha chiesto anche il referto del quarto uomo: è evidente che Costanzo non può dire di non aver visto. E la corte potrebbe decidere di ascoltarlo.
NON È SIMULAZIONE – Altro elemento. Strootman è stato punito per simulazione. La tesi difensiva del ricorso della Roma punta a dimostrare che Strootman è stato strattonato per la maglia, che si allunga per circa trentacinque centimetri. Il giocatore si abbassa, fino a cadere, perché teme che dopo essere stato strattonato possa ricevere un colpo alla schiena. Inoltre, in conseguenza della presa di Cataldi, avverte dolore per un graffio sotto il collo. Ma Strootman impiega appena 0,4 secondi a rialzarsi. Se avesse voluto davvero simulare (e in questo modo attirare una sanzione su Cataldi) si sarebbe rotolato al suolo. La squalifica per la simulazione non ammette la riduzione del provvedimento. La sanzione inflitta a Strootman rappresenta per questi casi il minimo della pena prevista. Quindi la squalifica di due giornate o viene annullata completamente oppure viene confermata. In sostanza, Strootman salta il Milan e la Juve oppure riesce a giocare entrambe le partite. L’aspetto principale della contestazione della Roma è che nella mail con cui è stata evidenziata la presunta simulazione di Strootman (segnalazione di uno degli ispettori federali) la procura dà per scontato che la stessa abbia determinato l’espulsione di Cataldi, di fatto sostituendosi al giudice sportivo. Pallotta è molto arrabbiato e aspetta notizie da Boston, intanto ha rinviato il suo viaggio a Roma previsto per Natale. I dirigenti giallorossi sono fiduciosi sul buon esito del ricorso, ma c’è un elemento che fa riflettere. Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea fino a pochi mesi fa era a capo della corte sportiva di appello, i giudici che ne fanno parte li ha scelti lui. Quelli che erano fino a poco tempo fa suoi collaboratori avranno la forza di sovvertire la decisione presa dal loro “ex capo”?
DUELLO – In serata la Roma ha ascoltato le dichiarazioni che l’amministratore delegato juventino Beppe Marotta ha rilasciato prima della partita di Champions League contro la Dinamo Zagabria. I dirigenti comunque hanno preferito non replicare pubblicamente. Lo scontro diretto del 17 dicembre è già cominciato.