E’ stato infortunato una decina di giorni, ma adesso è pronto per il Milan. Stephan El Shaarawy lunedì affronta il suo passato, il club dove era diventato grande in fretta, ma poi si era smarrito. Stasera giocherà titolare contro l’Astra Giurgiu, per dimostrare a Spalletti di essere guarito e di essere in condizione per giocare la grande sfida dell’Olimpico. Contro la squadra di Montella mancherà ancora Salah è c’è bisogno dell’altro Faraone. Che lo scorso anno ha convinto la Roma a riscattarlo, ma in questa stagione non ha ancora trovato spazio da titolare. Si alterna tra campo e panchina. Solo quattro gol, equamente suddivisi tra campionato ed Europa League. Per lui lunedì arriva la grande occasione.
SCOMMESSA – A gennaio era stato scaricato dal Monaco, a un solo minuto dal riscatto obbligatorio a 14 milioni dopo 25 presenze e a quel punto El Shaarawy ha rischiato di perdersi. Ma ha trovato Walter Sabatini che ha voluto scommettere su di lui, sulla sua voglia di tornare ad alti livelli. Così il direttore sportivo che non c’è più ha deciso di mettere a disposizione di Spalletti un altro attaccante esterno. Il Faraone non poteva rientrare al Milan. Troppo affollamento in attacco, impossibile riciclarsi in rossonero. Se non fosse arrivata l’offerta della Roma sarebbe rimasto al Monaco con la prospettiva di non essere più utilizzato e peggio ancora di perdere la considerazione di Antonio Conte in vista delle convocazioni per l’Europeo. Il suo obiettivo azzurro gli ha trasmesso grandi motivazioni. El Shaarawy si è messo in gioco e alla fine ce l’ha fatta. Si è rimboccato le maniche, ha capito che la Roma era la sua grande occasione per rilanciarsi. Ha dimostrato di non essere il calciatore «che ha una sola giocata nel repertorio» (contrariamente a quanto pensavano a Milanello). Si è messo a disposizione di Spalletti, si è calato nel suo calcio. Ha cancellato i luoghi comuni che circolavano sul suo conto. Con la Roma alla prima stagione ha realizzato gol importanti ed è stato uno dei principali protagonisti nella straordinaria rimonta al terzo posto con Spalletti in panchina. Si è guadagnato il riscatto, la società giallorossa ha pagato 13,5 milioni per avere il suo cartellino a titolo definitivo.
IL PRECEDENTE – Qualche tifoso rossonero lo ha rimpianto, uno come il Faraone avrebbe fatto ancora comodo. E lo ha dimostrato anche a San Siro, all’ultima giornata dello scorso campionato, quando la Roma passeggiò sulle macerie del Milan. Anche El Shaarawy andò in gol in quella partita, ha trascinato la sua squadra alla vittoria la Roma, un ritorno a San Siro da ricordare. I tifosi del Milan lo hanno applaudito, quando lui, in segno di rispetto, non ha esultato dopo il gol. Ritrova il Diavolo da quel giorno di gloria, adesso spera di ritrovare anche la Roma. Ha ricordato quel pomeriggio di San Siro: «Sono state tantissime e forti emozioni tutte insieme, dal ritrovare San Siro all’applauso di tutto lo stadio. E’ stata una serata indimenticabile, ringrazio i tifosi del Milan anche per l’applauso quando sono uscito. Sono legato a quei colori da quando sono bambino».