«Chiudi la bocca, negro». L’ex centrocampista della Roma Gerson denuncia un episodio di razzismo avvenuto nei suoi confronti durante il match tra il suo Flamengo e il Bahia. L’autore è il colombiano Ramirez, «denunciato» da Gerson sui social network: «Amo la mia razza e lotto per il colore della mia pelle. Da quando avevo 8 anni, da quando ho iniziato la mia carriera nel calcio, mi sento dire “Zitto, negro”.
Non ci sono riusciti, non ci riusciranno nemmeno adesso. Non basta più non essere razzisti, bisogna essere antirazzisti. Non chiuderò la mia bocca, la lotta della gente di colore non si fermerà», ha scritto Gerson su Instagram.
L’episodio è avvenuto nella ripresa della sfida, con il Flamengo avanti 2-1: Gerson aveva cercato di calmare un suo compagno di squadra e Ramirez, ottenendo in cambio la risposta razzista. L’ex romanista andato su tutte le furie e ha litigato anche con il tecnico del Bahia, l’ex commissario tecnico del Brasile Mano Menezes, che per i pessimi risaltati sua squadra è stato anche esonerato proprio al termine del match con il Flamengo. La Federcalcio brasiliana ha annunciato di aver sollecitato Tribunale superiore di giustizia sportiva ad aprire un’indagine, condannando preventivamente ogni episodio di razzismo.
«Il razzismo è un crimine e come tale deve essere trattato in tutti gli ambienti, compreso il calcio», ha aggiunto Gerson, che dopo l’episodio si è calmato solamente grazie all’intervento di alcuni suoi compagni di squadra. Il Bahia, per il momento, aspetta un chiarimento da parte dello stesso Ramirez prima di prendere ufficialmente posizione sull’episodio, in attesa anche degli esiti dell’indagine della Federcalcio brasiliana, che sta cercando di ricostruire l’accaduto.
FONTE: Il Tempo