Fonseca iniziò il 2020 con la sconfitta contro il Torino che segnò l’inizio della crisi. Oggi lo chiuderà col Cagliari e un risultato positivo potrebbe sanare e far rifiorire le certezze. Però non in alcune gestioni non sempre convince.
Lopez e Mirante: l’alternanza non dà garanzie – “Ho totale fiducia nei nostri portieri”. Non è colpa di Fonseca se Pau Lopez è giunto con l’etichetta di portiere più pagato nella storia della Roma. Lo spagnolo ha perso prima la sicurezza e poi il posto da titolare per Mirante. Anche il campano, a 37 anni, ha cominciato a mostrare qualche insicurezza.
Scontri diretti: poche vittorie e troppi flop – In 19 incontri contro le grandi la Roma ha vinto soltanto 3 volte (Milan, Napoli e Juventus tutte la scorsa stagione), forse qualcosa da migliorare sotto il piano della personalità c’è. Spesso la Roma ha deluso anche quando ha giocato meglio dell’avversario: basti pensare al 2-2 contro Ronaldo e compagni.
Cali da incubo: tanti gol subiti nella ripresa – Se l’attacco è da zona Champions, lo stesso non si può dire della difesa che è l’ottava della Serie A. 13 delle 18 reti subite sono arrivate nella ripresa, cioè il 72% del totale. Il dubbio è che tutto ciò possa essere generato da una condizione fisica non perfetta che porta ad un calo.
Cambi in ritardo: rosa da sfruttare più in profondità – Con la Roma in vantaggio a Bergamo, e già in difficoltà, Fonseca non ha fatto cambi. Questo poteva essere fatto soprattutto in mediana. Ieri il tecnico ha risposto così: “Non è vero che faccio sempre i cambi dopo 70 o 75 minuti. Li faccio nel momento in cui penso sia giusto”.
Tensioni chiare: lo stile “british” si è appannato – Lo scorso anno dopo il rosso contro il Cagliari, Fonseca si è immediatamente scusato nel post partita. Quest’anno, dopo Roma-Sassuolo, ha tenuto il punto anche durante le interviste. L’allenatore va per la sua strada. E così in estate ribadiva che c’era bisogno di un ds, ora critica il calendario poco equilibrato.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini