Cross di Cristante e colpo di testa di Dzeko. L’ultima gioia romanista nel derby porta la firma del capitano nel pareggio per 1-1 dello scorso anno. Era il 26 gennaio, c’erano 60 mila spettatori e il Covid ancora non faceva paura. Almeno in Italia. Mister 114 gol venerdì farà tredici in un Olimpico deserto (ma comunque controllato all’esterno dalle forze dell’ordine.
Tredici come il numero delle stracittadine giocate dal bomber. Nessuno più di lui nella rosa. Il bilancio è positivo: 6 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. E proverà a segnare la quarta rete in un derby capitolino dopo averne siglati 5 in quello di Manchester. Il bosniaco, apparso un po’ scarico contro l’Inter, vede avanzare a grandi passi Borja Mayoral ma Fonseca non ha dubbi: Edin è fondamentale, anche quando non segna.
E sarà al centro dell’attacco e con la fascia al braccio contro la Lazio per mettere un altro tassello nella corsa a Pruzzo al secondo gradino della classifica dei bomber di tutti i tempi. Per riposarsi avrà tempo la prossima settimana visto che nel doppio impegno contro la Spezia dovrebbe toccare proprio a Mayoral. Un derby che Dzeko passerà al riparo da voci di mercato, quasi un anomalia per lui.
Ma in estate i Friedkin – loro sì alla prima stracittadina – dovranno pensare seriamente a costruire un dopo Edin all’altezza visto che si avvicinano i 35 anni. Da qualche ora circola di nuovo il nome del francese Thauvin che a giugno si libererà a parametro zero dal Marsiglia e che rappresenta un’occasione per molti club.
IL FARAONE – La Roma festeggia per il ritorno alla normalità del gm Tiago Pinto (finita la quarantena) e che spera di avere presto El Shaarawy. Il Faraone, che proprio con Dzeko ha formato una delle coppie più prolifiche degli ultimi anni, si sta svincolando dallo Shanghai anche grazie a una clausola di mancato adattamento al calcio cinese presente nel contratto. L’alternativa resta Bernard mentre in uscita si registrano i “no grazie” di Carles Perez al Parma e di Pau Lopez al West Ham.
FONTE: Leggo – F. Balzani