Senza tifosi sugli spalti, il derby domani sera si giocherà in un’atmosfera surreale. Ma gli occhi, oltre che sul campo, sono puntati anche all’esterno dello Olimpico per evitare scontri e assembramenti tra le tifoserie.
PRIMO DERBY COVID – L’incognita di quel che potrebbe accadere tra i tifosi non fa dormire sonni tranquilla alla questura. Questo derby infatti, il 175esimo nella storia della Capitale, è il primo in era Covid: l’ultima partita tra Lazio e Roma si è giocata un anno fa, nella seconda giornata del girone di ritorno quando il distanziamento ancora non esisteva. A far da sfondo ora, invece, ci saranno solo giochi di luce e di laser tridimensionali perché il Gos vietato alle tifoserie di entrare per allestire le coreografie.
RISCHIO SCONTRI ALL’ESTERNO – Dentro lo stadio sarà ci sarà il vuoto. Ma fuori? L’allerta scontri è altissima, dopo le risse organizzate via social negli ultimi giorni e dopo la festa dei tifosi laziali, sabato scorso, per i 121 anni del club in Piazza della Libertà. Tra i tifosi romani c’è già stato infatti un tam tam social per radunarsi allo stadio e seguire l’evento da fuori: i biancocelesti sotto la Nord ma anche, soprattutto, a Ponte Milvio, sotto la Sud invece i giallorossi che potrebbero radunarsi anche a Trigoria.
AGENTI IN CAMPO – La Digos sta scandagliando i gruppi social, per evitare rischi di possibili assembramenti pericolosi e così l’Olimpico, domani sera, sarà sorvegliato speciale come se non si giocasse a porte chiuse: agenti della polizia e vigili urbani a controllare accessi e punti di incontro.
TIFEREMO IN CHAT – Avremmo voluto vedere il derby tutti insieme – spiegano dal club Roma Testaccio mettendo lo schermo in modo che si vedesse anche da fuori ma non si può fare. Stessa linea adottata anche dai club biancoazzurri: il tifo? Sulle chat, commenteremo azioni e punizioni.
FONTE: Leggo – L. Lojacono