Ancora una volta, contro le squadre più o meno di pari livello, per la Roma è arrivata un’altra delusione, stavolta atroce, perché perdere un derby in questo modo – più nettamente di quanto dica il 3-0 – fa saltare persino le statistiche che vedono Fonseca, in due stagioni, fermo a 3 successi in 19 partite contro le grandi (Coppa Italia compresa). Troppo per essere una semplice coincidenza.
E così tocca a Chris Smalling metterci la faccia per provare a spiegare una partita ingiustificabile. «È difficile trovare le parole, c’è grande delusione. Stavamo giocando bene, è stato inaspettato. Avevamo iniziato bene, un paio di errori ci sono costati i due gol, poi è diventato difficile. Siamo delusi. Intendiamoci, gli errori succedono, ma è chiaro che in una gara importante, gli sbagli cambiano l’andamento del match. Loro poi sono stati bravi a restare chiusi dietro e a ripartire».
Al di là degli errori di Ibanez, a Smalling resta l’amarezza per la assenza di reazione della Roma. «C’era ancora molto tempo per rimettere in piedi la partita, ma non ci siamo riusciti. In tutti i match ci sono dei momenti cruciali e la Lazio, una volta in vantaggio, ci ha fatto male in contropiede. Avremo tempo per analizzare quello che non ha funzionato».
A questo punto il difensore inglese prova a scuotere il gruppo per rimettere in carreggiata la squadra in vista dei prossimi impegni. «Dobbiamo voltare pagina, non c’è tempo per piangerci addosso. Serve una reazione immediata, ora abbiamo due partite in casa e dobbiamo rimboccarci le maniche, reagire. Ricordiamoci che, se avessimo vinto il derby, saremmo stati vicino alla vetta. È un peccato».
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini