La corte d’appello federale ha restituito Kevin Strootman a Luciano Spalletti, risolvendo un problema non da poco al tecnico giallorosso, che potrà così schierare la «lavatrice» olandese per i due match che daranno un senso alla stagione romanista: lunedì sera, all’Olimpico, contro il sorprendente Milan di Vincenzo Montella e il 17, allo Juventus Stadium, contro i campioni d’Italia. Un recupero fondamentale, quello di Strootman, che inizialmente non sarebbe nemmeno dovuto partire per la trasferta di Europa League, in Romania contro l’Astra Giurgiu (0-0), per qualche acciacco fisico da smaltire. Una volta saputo dello stop, però, la Roma ha deciso di farlo partire ugualmente e Luciano Spalletti lo ha mandato in campo per 70 minuti (gli acciacchi nel frattempo erano spariti), risparmiando al suo posto Radja Nainggolan, che è entrato soltanto nel finale. Poco male. Ora che la squalifica è stata annullata, Strootman ha tutto il tempo per recuperare e il tecnico potrà schierare quella che, almeno per dieci undicesimi, si può considerare la squadra titolare.
Con l’olandese regolarmente al suo posto in mezzo al campo, al fianco di De Rossi, Spalletti potrà riproporre nel modulo (4-2-3-1) la formazione che, dal 25’ del primo tempo in poi, ha impedito alla Lazio di presentarsi dalle parti di Szczesny. La linea difensiva sarà sempre «irrobustita» dalla presenza di Rudiger sulla fascia destra: il tedesco è il jolly che consente a Spalletti di passare, in caso di necessità, alla difesa a tre, avanzando Emerson Palmieri, che si è conquistato spazio nelle gerarchie interne e sarà confermato a sinistra. Manolas e Fazio, in mezzo, possono considerarsi ormai la coppia titolare, anche se il recupero di Vermaelen è un’ottima notizia. Di dubbi nella formazione anti-Milan ce ne sono pochi: Perotti sta bene (ieri si è allenato regolarmente) e giocherà esterno alto a sinistra; Nainggolan farà l’incursore alle spalle di Edin Dzeko; l’unico ballottaggio è quello tra Bruno Peres ed El Shaarawy, per il ruolo di esterno «alto» a destra. Il Faraone è rientrato contro l’Astra Giurgiu, dopo il problema muscolare che gli aveva fatto saltare il derby, oltre ai match con Viktoria Plzen e Pescara. La sua non è stata una prestazione da ricordare (un solo tiro in porta in 70 minuti), ma il brasiliano non è andato tanto meglio.
Delle piccole ma buone notizie, per il tecnico giallorosso, arrivano anche dall’infermeria. Migliorano, infatti, le condizioni di Leandro Paredes, fermo ormai da circa tre settimane (ultima presenza il 20 novembre a Bergamo) per una distorsione alla caviglia: contro il Milan andrà al massimo in panchina, ma per la gara di sabato 17 dicembre, contro la Juventus, potrà rientrare in ballo per una maglia da titolare. Quel giorno potrebbe esserci anche Mohamed Salah, che prosegue nel percorso di recupero stilato con i medici dopo la distorsione rimediata prima del derby: la tabella di marcia parlava di un rientro durante la sosta natalizia del campionato, quindi in tempo per partecipare alla Coppa d’Africa con l’Egitto, ma la caviglia reagisce bene e, fanno sapere da Trigoria, una sua presenza allo Juventus Stadium non è più un sogno.