Un ritorno a lungo atteso. Basta guardare il sorriso di El Shaarawy per capire quanto il ragazzo abbia sognato e accarezzato – prima della fumata bianca per la risoluzione del contratto con lo Shanghai – l’idea di vestire ancora la maglia della Roma: «Sono molto contento di ritrovare questa società, è come se non me ne fossi mai andato – le parole del classe 92 – qui ho costruito molto più che un percorso calcistico, ho instaurato rapporti con tante persone anche fuori dal campo. Mi ha fatto piacere ricevere anche l’affetto e la fiducia del presidente, di Tiago Pinto e di Fonseca».
El Shaarawy, che in attesa di firmare con la Roma si era allenato da solo a Dubai, ha parlato del suo stato di forma: «Sono stato fermo qualche mese dopo la Nazionale, mi sono allenato da solo e ho cercato di fare il massimo. È chiaro che adesso mi serve ancora tempo per trovare la forma migliore ma stiamo lavorando, ho fatto già un programma con il preparatore che aggiorniamo di giorno in giorno in base alle mie sensazioni».
La speranza di Fonseca è di convocarlo già per la gara contro la Juve – ipotesi difficile, ieri ha svolto lavoro differenziato – per fargli rivivere le sensazioni dello spogliatoio prima di un match che per i giallorossi vale tantissimo.
Per il Faraone l’avventura in Cina è stata positiva, ma il giocatore ammette che l’interruzione prolungata delle competizioni non è stata semplice da gestire: «È stata un’esperienza molto particolare, condizionata dalla pandemia. Nei primi 6mesimi sono alternato tra club e Nazionale, nonostante questo ho vinto il mio primo trofeo da protagonista sul campo, una soddisfazione e un ricordo che mi porto dentro. Dopo la fine del campionato siamo stati fermi quasi 7 mesi senza partite ufficiali. A livello calcistico non è stato tanto semplice».
Solo un commento veloce quando si parla del caso Dzeko: «Edin è un giocatore di grande personalità e sono sicuro che troverà da sé la strada per ritornare ad essere un giocatore importante per questa Roma».
E chissà che il reintegro del bosniaco non possa essere stato un po’ meno difficile anche grazie al ritorno di uno dei veterani che nel 2018 sfiorarono la finale di Champions League.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti