Prima si dovrà attendere l’apertura di uno spiraglio, poi il momento giusto per inserirsi. Passaggi obbligatori che la Roma sarà costretta ad attraversare se deciderà, come ha in mente, di continuare a coltivare il sogno Cesc Fabregas, l’uomo in cima alla lista dei desideri di Trigoria nel prossimo mercato di gennaio. Nessuna suggestione, nessun passo in avanti, ma se nelle prossime settimane si incastreranno alcuni elementi per avanzare almeno un tentativo, allora la Roma si farà trovare in prima linea. Tutto dipenderà ovviamente dalle scelte del Chelsea, anzi di Antonio Conte, che dall’inizio della stagione non ha mai inserito lo spagnolo tra le sue priorità. Il ventinovenne è stanco infatti di essere utilizzato come riserva di lusso dietro alla gerarchia dei titolari Matic e Kanté. Ieri l’ultimo esempio, il catalano e sceso in campo soltanto per poco più di un quarto d’ora nella vittoria in extremis sul WBA, timbrando la sua sesta presenza in Premier in circa 200 minuti totali giocati. Conte a fine gara ci è tornato su: «Può sempre darci una mano, è un buon giocatore quando entra a partita in corso. Questo mi piace molto».
Dalla capitale si aspetterà l’evolversi degli eventi, perché se Fabregas finirà sul mercato allora potrebbero aprirsi delle corsie privilegiate. Il Chelsea non ha intenzione di cedere il giocatore ad una rivale in Premier League (l’Arsenal si era già fatto avanti) e difficilmente si può immaginare un ritorno in Spagna nel suo amato Barcellona o dagli acerrimi nemici del Real Madrid. Escludendo il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund in Germania, l’Italia rimane tra i campionati più competitivi in cui trasferirsi. I dollari dei paesi esotici possono ancora aspettare, sempre se ci sia qualcuno a pareggiare lo stesso ingaggio (6 milioni netti a stagione circa) che il Chelsea dovrà garantirgli fino al giugno del 2019. La Roma dalla sua parte è convinta di partire in vantaggio sul Milan, ancora in attesa di sistemare le vicende societarie legate al closing, e sulla Juventus, non proprio la squadra che suscita la maggior simpatia all’ex Conte. Inoltre i giallorossi possono contare sull’ottimo rapporto con il club londinese e con Marina Granovskaia, braccio destro del patron Abramovic.
Legame portato avanti nel recente passato da Walter Sabatini, a cui in estate furono chiesti almeno 2 dei pezzi pregiati della rosa romanista: non sarebbe difficile immaginare che i discorsi eventuali su Fabregas potrebbero spostarsi anche su qualche promessa (opzione) futura su Rüdiger o Nainggolan. L’idea di portare la semplice idea al passo successivo però è ancora in fase di valutazione. Oltre alle alte cifre che girano intorno all’ingaggio (alla Roma costerebbe 3 milioni netti soltanto per i prossimi 6 mesi) non sono ancora stati avanzati contatti diretti con il giocatore per capire voglia e disponibilità di un trasferimento nella capitale, dove comunque troverebbe qualche faccia conosciuta. Non tanto per i 6 mesi passati al Chelsea con Salah, quanto per i trascorsi all’Arsenal con gli amici Szczesny e Vermaelen. Un altro fattore positivo, all’inizio di una montagna che però è ancora tutta da scalare.