Il matrimonio era nell’aria già da qualche mese, ma soltanto ieri la Roma e la New Balance hanno pronunciato il fatidico «sì». La casa di abbigliamento di Boston è ufficialmente il nuovo sponsor tecnico (Club’s Official Kit Supplier) della squadra giallorossa, che terminata l’attuale stagione dirà definitivamente addio alla Nike, una separazione annunciata già lo scorso anno e anticipata rispetto alla naturale scadenza dell’accordo decennale. La società di Friedkin non ha diffuso alcun dettaglio preciso in merito alla partnership, che, a partire dal 1° luglio 2021, avrà durata biennale con la possibilità di rinnovare poi per altre due stagioni in base a quelli che saranno i risultati ottenuti, con la speranza che sia definitivamente alle spalle la pandemia.
La base fissa che la New Balance garantirà ai capitolini è di circa 3,5 milioni annui, a cui poi andranno scalate le spese relative al materiale per le divise da fornire a tutte le squadra (da quella di Fonseca alle scuole calcio, passando per le academy). Il vero cambiamento rispetto alla Nike – e grazie a questo nuovo tipo di intesa a Trigoria sono convinti di riuscire a superare l’ammontare totale che negli ultimi anni è arrivato nelle casse societarie dal colosso statunitense – riguarda la percentuale ricavata sul venduto che è nettamente cresciuta e toccherà quota 40%, con la possibilità quindi di aumentare il fatturato in base alle vendite: per avere un’idea il dato della stagione 2019/20 è di 125mila maglie vendute tra prima, seconda e terza. L’accordo prevede poi che la Roma diventi il fiore all’occhiello di New Balance per quanto riguarda il mondo del calcio, dove sono già in essere accordi con Porto, Athletic Bilbao e Lille.
Rispetto al passato – Pallotta su questo tema si era lamentato numerose volte con la Nike – la maglia giallorossa sarà venduta globalmente e non sarà seconda a quella di nessun’altra squadra nei vari store New Balance, che per la prima volta si lega ad un club italiano. A Trigoria avranno poi meno limiti su partnership speciali e ci sarà la libertà di produrre alcuni prodotti specifici per iniziative particolari. La nuova divisa non potrà esordire prima della prossima stagione: l’attuale maglia Nike sarà indossata fino all’ultima partita di campionato. Intanto da ieri è operativo Max Van Den Doel, nominato Chief Marketing Officer (il direttore marketing resta Gori). Il dirigente olandese è stato sottoposto ai Friedkin tramite una ricerca della CAA e viene dall’esperienza con l’Adidas, di cui negli ultimi cinque anni è stato a capo della divisione «Football & Olympic Sports», con sede a Shanghai. In passato aveva presieduto anche il Global Sports Marketing Team Sports della multinazionale tedesca. Van Den Doel non sostituirà il partente Calvo: la Roma già da qualche settimana ha iniziato la ricerca di un’altra figura che possa rimpiazzarlo.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora