Ad oltre cinque mesi di distanza sarà finalmente chiaro l’esito della partita tra Verona e Roma, prima giornata dell’attuale campionato di Serie A. Il risultato del match, terminato 0-0 sul campo, non è stato omologato dal Giudice Sportivo, che assegnò il 3-0 a tavolino a favore della squadra allenata da Ivan Juric poiché i giallorossi avevano schierato in formazione Amadou Diawara, giocatore non iscritto nella lista dei 25 calciatori della rosa. L’errore di compilazione delle liste non ha dato in primo grado scampo alla società di Trigoria, che neanche davanti alla Corte Sportiva d’Appello della Figc era riuscita a ribaltare la decisione.
Il ricorso della Roma è stato ritenuto “infondato” e lo stessa club “ha ammesso la violazione delle disposizioni di cui al C.U. n. 83/A del 20.11.2014 non avendo inserito il calciatore Diawara nell’elenco dei 25 giocatori, inviato a mezzo PEC alla Lega il 14.9.2020. L’utilizzo in una gara di campionato di un calciatore non inserito nell’elenco dei 25 calciatori comporta, per la società responsabile, la sanzione della perdita della gara. Trattasi di un evento grave e la sanzione deve essere considerata usuale nonché espressamente prevista dall’ordinamento sportivo, senza la possibilità di graduazione della pena prevista né dal Giudice Sportivo né da questa Corte. Non può, peraltro, giovare alla società reclamante (la Roma, ndr) il richiamo all’istituto dell’errore né al principio di buona fede”. Un comunicato a cui replicò in maniera dura il Ceo Fienga.
Dopo questa sentenza la Roma non si è però arresa e, difesa dall’avvocato Conte, ha fatto ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, che dopo un lungo tira e molla discuterà il caso il 15 marzo, con inizio ore 15.30, davanti alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia.
L’organo presieduto dall’ex ministro degli esteri Franco Frattini ha accolto l’istanza del club giallorosso di discutere il ricorso in presenza e non per via telematica, con il Verona che si è costituito nel procedimento (la Figc ad ora non lo ha fatto).
In attesa dell’ufficialità della data, che arriverà tra stasera e domani, la strategia della Roma per riavere indietro un fondamentale punto per la corsa alla Champions League non cambierà: si punterà a sottolineare che non è stato tratto alcun vantaggio nel non inserire Diawara in lista e che, quindi, mancava l’elemento del dolo. Parola al Collegio di Garanzia.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora