Se c’era un big match che si doveva se non vincere almeno non perdere, è stato questo Roma-Milan. Ma il Milan ha giocato meglio. E la Roma, come troppo spesso le accade con le squadre forti, non è parsa all’altezza. Spaurita, mai in cattedra, senza dare un segnale di superiorità per tutti i 90 minuti.
La Champions è ancora alla portata ma adesso è il momento di dirlo: se la Roma non riuscirà a centrare il quarto posto, la crescita che pure ci è parsa di intravedere in tante partite sarà poco più di un effetto ottico. Limiti caratteriali, tecnici, agonistici.
Della squadra, certo, ma anche dell’allenatore. Che ha avuto la libertà di fare scelte anche rischiose – come il declassamento di Dzeko. Da domani non esistono più le mezze misure, conta solo il risultato finale.
FONTE: Il Corriere della Sera – P. Di Caro