Friedkin va avanti spedito per il nuovo stadio della Roma, che sarà di proprietà del club. La querelle su Tor di Valle è destinata a chiudersi entro un mese, il tempo che il Comune, con una lettera dettagliata, ha dato a Eurnova per verificare se permangono ancora i requisiti richiesti dalla legge sugli stadi. Il proponente, non essendo più affiancato nella richiesta da una società sportiva, non avrebbe più titolo. Non è stato sottoscritto dalla Roma l’atto di obbligo tra il proponente e il “mero utilizzatore”, vale a dire l’atto di assunzione di impegno vincolante alla firma della Convenzione finale con il Comune, pronto a revocare la pubblica utilità a Tor di Valle.
Le aree che ora sono prese in considerazione – in attesa di uno studio avviato dagli uffici tecnici della sindaca per individuarne altre – sono Pietralata e Ostiense. Entrambe sono già attrezzate con i servizi pubblici. A Pietralata da oltre dieci anni sono cominciati i lavorati per lo Sdo (Sistema direzionale orientale) e il mese scorso sono state aperte tre nuove strade. Pietralata sembra avere i requisiti richiesti, la scelta dell’Ostiense (l’area del Gasometro) è molto suggestiva, a pochi chilometri dal centro ma c’è un problema di inquinamento. Per anni quell’area è stata utilizzata per trasformare carbone in gas per tutta la città e questo ha lasciato scorie sul terreno che richiederebbero interventi costosissimi di bonifica.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo