Sono ore di riflessione a Trigoria per l’ennesima sconfitta in un big match e il quarto posto che si allontana sempre di più. Col ko contro il Napoli la Roma guarda la classifica dal sesto posto (settimo, se la Lazio dovesse battere il Torino nel recupero), a meno cinque dall’Atalanta e con il Napoli rinvigorito proprio dalla prestazione contro i giallorossi. Contro le big la squadra di Fonseca ha guadagnato solamente tre punti su ventisette a disposizione, subendo ben 24 gol e segnandone soltanto nove.
I Friedkin sono delusi, ieri il presidente inquadrato dalle telecamere dell’Olimpico ha platealmente scosso la testa in segno di disapprovazione. Come con le mascherine col vecchio stemma, come con la felpa della New Balance, anche allo stadio il presidente non fa niente per caso. Dan ha visto che era inquadrato e ha volutamente scosso il capo. Ha lanciato il messaggio.
E quest’oggi a Trigoria presidente, vice presidente e dirigenti si sono incontrati per fare il punto della situazione e riflettere sul futuro. Del tecnico ma anche di determinati giocatori che non hanno deluse le aspettative. A cominciare da Pedro, che platealmente ha mostrato tutto il suo disappunto per le ultime sostituzioni nel corso del match. Naturalmente Fonseca è il tema principale nella Capitale.
Tiago Pinto stima il suo connazionale proverà a salvarlo ma inevitabilmente ha cominciato a guardarsi intorno insieme al consulente della Retexo Charles Gould. Piace Nagelsmann del Lipsia, allenatore rivelazione del calcio tedesco, ma il preferito naturalmente resta Massimiliano Allegri, con il quale ci sono stati contatti, la prima volta a settembre e che ieri a Sky ha dichiarato di voler ritrovare panchina a giugno. In lizza naturalmente anche Maurizio Sarri che gradisce la destinazione giallorossa. Riflessioni in casa giallorossa, questa sosta alla Roma sembrerà ancora più lunga.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi