Serve pazienza e tanta forza mentale, soprattutto adesso. La visita di mercoledì di Zaniolo con il professor Fink ha certificato che il giocatore ha ancora bisogno di circa un mese per tornare ad allenarsi in prima squadra: da ieri è stato aggregato alla Primavera con cui svolge lavoro differenziato e all’inizio della prossima settimana si unirà al gruppo di Alberto De Rossi (senza effettuare contrasti i primi giorni).
Dal controllo effettuato in Austria è emerso uno sbilanciamento di forza nelle due gambe, dovuto alle tre settimane di lavoro perse tra gennaio e febbraio a causa del Covid-19. Una situazione frustrante per chi sperava di ricevere l’ok per ricominciare a lavorare con i compagni e che invece vede allontanarsi il traguardo: Zaniolo era consapevole che sarebbe servito un miracolo per convincere Mancini a convocarlo per l’Europeo, ma si stava convincendo di poterci provare.
Ora il gioiello della Roma dovrà rimanere focalizzato sul recupero senza pensare all’occasione persa. Ce ne saranno molte altre per rifarsi – a partire dal Mondiale 2022 – ma per adesso l’unico obiettivo dev’essere quello di tornare al top per la prossima stagione.
Tra un paio di settimane si deciderà se mandarlo in campo per un test con la Primavera o aspettare finché non sarà pronto per essere riaggregato al gruppo di Fonseca. Se tutto dovesse andare per il meglio Zaniolo potrebbe anche essere convocato per l’ultima di campionato, ma è presto per fare previsioni.
Anche gli altri infortunati hanno continuato a lavorare individualmente a Trigoria: su Smalling e Mkhitaryan verrà fatto un check in vista del Bologna. Kumbulla ha ricominciato a correre in maniera blanda e potrebbe tornare a disposizione già tra un paio di settimane, mentre per El Shaarawy ce ne vorrà almeno una in più.
Questa mattina la Roma si allenerà ad Amsterdam e nel pomeriggio rientrerà nella Capitale: c’è apprensione per le condizioni di Spinazzola. Il terzino – costretto a chiedere il cambio nel primo tempo – verrà sottoposto ad esami nelle prossime ore ma si teme una lesione muscolare al flessore sinistro. Intanto Tiago Pinto si schiera al fianco di Fonseca: «Il suo futuro non dipende dall’Ajax, in Italia ci sono tanti allenatori in scadenza e non capisco l’insistenza sul nome del mister. Siamo uniti e concentrati».
FONTE: Il Tempo – E. Zotti