Poteva essere l’ultima di Totti nel 1997, è stata l’ultima di Falcao nel 1985. La sfida all’Olimpico con l’Ajax non è mai stata banale per la Roma. In quella con Carlos Bianchi in panchina Francesco convinse Sensi a non cederlo alla Samp. In quella con Eriksson si consumò invece l’addio col Divino. E’ il 14 giugno, l’ultima uscita dei giallorossi conclusa 1-1 con gol di Gerolin. Il rapporto tra Falcao e Viola è ai minimi storici.
Il 1° agosto arriverà la sentenza della Lega e la conseguente rescissione per grave e constatata inadempienza. Domani ci si gioca una semifinale ma pure il futuro di Fonseca sempre più insidiato da Sarri. Quella del 1985 fu anche l’ultima apparizione di Odoacre Chierico.
Il gemello Rosso di Conti, il laureato in veterinaria che ha regalato cross a profusione per la testa di Pruzzo.: «Era l’Ajax del dopo Cruijff. C’erano giocatori come Koeman e Rijkaard. Fu una grande emozione perché segnò la fine di un epoca con l’addio di Falcao e poi col mio e di tanti altri. Il motivo? Stava iniziando un nuovo ciclo ed Eriksson cercavo altro, io finii per fare il terzino. Ma fu una grande stupidata lasciare la Roma a 25 anni e andare a Udine, potevo diventare il capitano. Se avessimo vinto la finale di Coppa Campioni sarebbe cambiata la storia di tutti».
Quella della Roma di Fonseca può cambiare domani: «Io l’ho detto anche prima della gara d’andata. I giallorossi possono arrivare in finale. Io ci credo». E crede ovviamente in suo figlio Luca per il quale lasciò il suo posto da allenatore nelle giovanili e che è passato pochi mesi fa dalla Roma al Genoa e ora è in prestito alla Reggina: «Si allena con gente come Menez e Denis e quindi va benissimo per la sua formazione. Ha avuto la sfortuna di doversi operare 5 volte alla spalla. Magari un giorno tornerà alla Roma. Mi auguro che si punti di più sui ragazzi».
FONTE: Leggo – F. Balzani