Uno sprint finale destinato ad avere un unico protagonista. I prossimi giorni saranno decisivi per scegliere il tecnico che guiderà la Roma del post Fonseca e il nome in pole position è sempre più quello di Maurizio Sarri. Le telefonate tra Tiago Pinto e l’agente Ramadani vanno avanti da tempo – i due si conoscono da quando l’attuale Gm giallorosso lavorava al Benfica – ma a breve la discussione verrà affrontata vis a vis: il portoghese ha fissato da giorni un appuntamento col procuratore dell’allenatore per trovare la formula necessaria a far incrociare le strade di Sarri e del club di Friedkin.
La fumata bianca non è scontata, ma gli elementi per ipotizzare un futuro insieme ci sono: il club ritiene il toscano l’uomo giusto con cui iniziare un progetto a medio-lungo termine basato sui giovani e lo stesso Sarri ha espresso il suo gradimento per diversi componenti dell’attuale rosa. Il tecnico apprezza l’impostazione tattica data da Fonseca alla squadra negli ultimi due anni ed è convinto di poter fare il salto di qualità con pochi innesti mirati: un’idea che si sposa con la mission di Tiago Pinto, che durante il mercato dovrà sfoltire il parco giocatori e abbassare il monte ingaggi.
Oltre alle zavorre rappresentate dai vari Pastore, Olsen e Nzonzi anche lo stipendio di Dzeko – 7.5 milioni all’anno – è una delle questioni su cui il club sta riflettendo. Sarri nutre una profonda stima per il bosniaco e, se dovesse partire, chiederebbe un sostituto all’altezza nonostante reputi Borja Mayoral un profilo adatto al suo stile di gioco. Attenzione però, attualmente il futuro in giallorosso dell’allenatore rimane un’ipotesi: oltre ad un’intesa con la Roma, Sarri dovrà trovare anche un accordo con la Juventus sulla penale da 2.5 milioni che i bianconeri devono corrispondergli in caso di mancato rinnovo a fine giugno.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti