L’umore sembra essere quello dei giorni migliori: «Massimiliano Allegri dice che oltre ad essere un grande allenatore sono anche un bravo attore? E non mi ha sentito ancora cantare…». Ride di gusto Luciano Spalletti. Probabilmente è questo il modo migliore per non caricare di troppa pressione una gara che già di per sé si porta dietro un passato ricco di polemiche e rivalità. A confronto, sulle panchine, toscani diversi ma… «Certamente amici – assicura il giallorosso -. Io e Massimiliano siamo stati insieme diverse volte. Penso che sia una persona corretta e un grande allenatore. E’ facile dire che ha grandi calciatori e diventa facile vincere con loro. Ma in realtà non è così, anzi è tutto il contrario. E’ difficilissimo quando si hanno tanti calciatori bravi, perché bisogna farli rendere tutti al meglio e gestirli, domarli. Lui ci è riuscito. È un livornese verace e i livornesi sono astuti. È però anche il primo della classe e da lui si accetta pure qualche battuta».
ANDATA E RITORNO – Torna serio invece, Luciano Spalletti, quando gli chiedono se la gara di questa sera a suo giudizio sia decisiva per le sorti del campionato: «Preferisco definirla una partita fondamentale. In caso di sconfitta sarebbe durissima per noi, è vero, ma ancora possibile perché poi riprenderanno le coppe e magari le cose potranno essere, anche per la Juventus, meno fluide. Quella di ritorno invece sarà una gara decisiva. Ecco, noi vogliamo fare in modo di arrivare a giocarci quella di ritorno». Tradotto: vogliamo lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata.
FACCIA A FACCIA – Allo Stadium non mancheranno i confronti a distanza: «Si parla tanto degli attaccanti, Higuain e Dzeko – spiega – ma ci sono anche altri duelli come quello tra Buffon e Szczesny, grande forza fisica e mentale il primo, grandi qualità e prospettive il secondo. Buffon è sempre stato un portiere con i baffi, non perché ce li ha ora. Ma anche Szczesny ha la piega fortissima e diventerà un grandissimo. Tra Il Pipita e Edin? Scegliete voi, a me va benissimo quello che resta».
CONVINZIONE O SPERANZA? – Secondo Spalletti, Higuain e Mandzukic giocheranno dall’inizio: «Con o senza Dybala, a tre o a quattro, cambia poco. Hanno tecnica e forza fisica. Io mi aspetto Mandzukic e Higuain all’inizio per una partita di grande fisicità, loro hanno consapevolezza della forza e del carattere, verranno a fare la partita e ad attaccarci alti, anche per metterci la pressione del loro stadio». Ascoltando parlare, come già accaduto qualche giorno fa con Montella, si ha la sensazione che questo più che essere l’assetto che si aspetta è quello che si augura. Perché giocatori fisici (Manolas, Fazio, Ruediger) per contrastare i due centravanti bianconeri, la Roma li ha. Meno per arginare un brevilineo come Dybala o velocisti sulle corsie se la Juventus dovesse optare per un 3-5-2 con Cuadrado e Alex Sandro sugli esterni. Quanto alla designazione arbitrale, infine, Spalletti taglia corto in merito alla scelta di Orsato: «Va benissimo».