Momo Salah c’è, come Bruno Peres e Thomas Vermaelen, che sono stati in dubbio fino all’ultimo. Restano a casa Francesco Totti, che non ha ancora smaltito la sindrome influenzale che lo ha colpito in settimana, e Leandro Paredes, che non ha recuperato dalla distorsione alla caviglia. In un colpo solo Luciano Spalletti recupera due potenziali candidati per l’unica maglia che sembra vacante, cioè quella dell’esterno alto a destra. Per il resto, infatti, il tecnico dovrebbe confermare dieci undicesimi della formazione che ha vinto il derby e contro il Milan: Szczesny («Diventerà un grandissimo portiere» ha profetizzato ieri il tecnico, paragonandolo a Buffon), Rudiger, Fazio e Manolas sono sicuri di un posto in difesa, così come Emerson Palmieri, che però potrebbe rientrare anche nelle rotazioni offensive.
De Rossi e Strootman non hanno alternative (a parte Gerson) in mezzo al campo; Dzeko, Perotti e Nainggolan possono considerarsi titolari inamovibili. L’undicesima maglia andrà a uno tra Salah, Bruno Peres e El Shaarawy. L’ultima è, in teoria, la soluzione più semplice, visto che l’egiziano e il brasiliano rientrano da un infortunio. La «normalità» sarebbe partire con il Faraone e poi vedere quello che succede, ma ieri Spalletti non ha voluto dare indicazioni: «Le accelerazioni di Salah ci sono sempre, anche se non gioca da un po’. Vedremo come utilizzarle. El Shaarawy sta bene e ha qualità indiscutibili». Salah potrebbe entrare a partita in corso, quando il ritmo sarà calato. «Sarà una sfida molto fisica – ha spiegato Spalletti -, per questo mi aspetto Higuain e Mandzukic nella Juve titolare, con Dybala pronto a subentrare».
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