SKY Le tue emozioni?
“Giocare contro il Manchester United è una cosa indescrivibile, non so come spiegarmi”.
Cosa hai provato entrando in campo? “Cerchiamo sempre di allenarci al massimo quando siamo in Prima Squadra, Fonseca mi ha detto di giocare tranquillo e di fare quello che faccio in allenamento. Ho cercato di aiutare la squadra”.
Chi ti sta aiutando in questa fase della tua carriera? “Un po’ tutti diciamo, all’inizio c’era De Rossi che mi aiutava tanto, poi anche Kolarov. Adesso sono molto legato con Diawara”.
La tua storia? “Ho questo sogno sin da piccolo, in Africa è difficile giocare a grandi livelli se non hai aiuti. C’era un mio amico in Gambia che mi ha spronato tantissimo, mi ha detto che avrei giocato in Europa. I miei giocatori mi hanno aiutato, ma non è stato facile per i documenti. Sono fuggito con due miei amici, è stata dura ma ringrazio Dio e l’Italia. Quando sono arrivato, sono stato in una casa-famiglia e poi ho conosciuto una talent scout che mi ha cambiato la vita. Mi sono sentito a casa”,
Qual è il tuo punto forte e dove devi migliorare? “Devo dare sempre il massimo, dico ai giovani di credere nei loro sogni”.
ROMA TV La tua storia?
“Come tutti sanno, ho avuto una storia particolare. Sono venuto qui con un viaggio lungo e duro, ma qui la mia vita è cambiata”.
Puoi essere un esempio? “Ancora non ho fatto nulla, ho molta strada davanti. Voglio aiutare la squadra e allenarmi al massimo”.
Eri emozionato? “Si, 4-5 anni fa ero in Africa e guardavo il calcio in tv. Oggi giocavo con quei giocatori che guardavo”.
Cosa ti hanno detto i compagni e il mister? “Mi hanno detto di giocare semplice e di stare tranquillo. Ho cercato di aiutare i compagni, sono contento”.
Il match? “Abbiamo vinto, ma purtroppo non ci siamo qualificati. Sono contento anche il gol di Zalewski“.
Il finale di stagione? “Non stiamo facendo benissimo, ma cercheremo di lavorare per riprenderci. Ne approfitto per ringraziare il mister, che mi ha aiutato moltissimo e mi ha fatto crescere in molti aspetti”.
FONTE: Sky