Il derby che ricorda con più piacere da giocatore e allenatore?
“Da giocatore ricordo con più piacere è quello del 2-1 nell’anno dello scudetto, eravamo in ritardo sulla Juve. Cominciammo subito sotto, poi ci furono i gol di Nedved e di Veron. Da tecnico dico quello della semifinale di Coppa Italia, passarono circa due mesi tra andata e ritorno. Vincemmo l’andata, ci giocavamo la finale, c’erano diverse partite di campionato tra una gara e l’altra”.
Condivide la parole di Immobile? “Si, è il nostro capitano è il nostro leader e ha detto parole giuste. Sono contento di allenare un giocatore del genere da cinque anni”.
Ha qualche rimpianto sul girone di andata? “Senz’altro, abbiamo fatto cinque anni in cui solo un anno è stato senza superare i 60 punti. Ovviamente se uno guarda il girone di andata e quello di ritorno chiaramente un po’ di amarezza c’è”.
L’hanno prossimo la Roma avrà Mourinho in panchina. È uno stimolo in più per rimanere alla Lazio e costruire una squadra più competitiva? “Ora pensiamo a domani, sul prossimo anno c’è tempo. Su Mourinho senz’altro parla da solo il suo palmares e penso sia un valore aggiunto per la Roma. Ripeto dobbiamo focalizzarci a domani e a questo finale di stagione”.
Che significato dà a questo derby? La Roma cambierà qualcosa rispetto all’andata? “Sicuramente domani non sarà una partita come le altre. Con qualche difficoltà dell’ultima gara col Parma abbiamo dimostrato di credere fino alla fine nei nostri obiettivi. Sarà iun match particolare, sentito, chiederò ai ragazzi di avere l’umiltà e la determinazione che ci ha permesso a tre giornate dalla fine di essere ancora in corsa per un piazzamento Champions”.
FONTE: Redazione Tuttoasroma