Nicolò Zaniolo è agli sgoccioli del suo lungo percorso di recupero dall’infortunio di settembre riportato nella gara in Nazionale contro l’Olanda in Nations League. Ieri il numero 22 si è sottoposto a una visita di controllo a Villa Stuart. Per Zaniolo era previsto un viaggio in Austria dopo il derby e il programma sarà rispettato con la partenza nei prossimi giorni. Il test di ieri nella nota clinica romana dove il calciatore si era curato la prima volta per l’infortunio all’altro ginocchio è stato proprio propedeutico al viaggio con rotta su Innsbruck dal professor Fink.
Il giocatore è fermo da settembre per la seconda operazione al crociato del 2020 e l’esito della visita è stato incoraggiante. A giorni Nicolò sosterrà con il professor Fink l’esame definitivo per avere il semaforo verde a tornare in campo. Zaniolo scalpita e ogni giorno sui social si fa vedere iperattivo, mentre recupera senza forzare lavorando con la Primavera di De Rossi.
Non è da escludere anche un’ulteriore “viaggetto” in Svizzera nella clinica di fiducia dei Friedkin (quella dove fu mandato anche Milik quando stava per accasarsi nella Capitale). Nessuno vuole più vedere fermo Nicolò per nessun motivo: né la proprietà né il nuovo allenatore José Mourinho, che come tutti stima il ragazzo per quello che ha fatto vedere e ci vuole puntare nella prossima stagione. «Nessun ritardo – ha detto il suo agente, Claudio Vigorelli alla Gazzetta dello Sport -. Con Nicoló è stata fatta una scelta perché nessuno aveva voglia di stabilire record».
Con un rientro graduale ipotizzato inizialmente per aprile, si è via via dissolta la necessità effettiva di forzare, sia per la Roma sia per la Nazionale, visto che si era deciso che Nicolò non avrebbe partecipato a Euro 2020, e a maggior ragione dopo che qualche settimana di ritardo l’aveva imposto il Covid, che Zaniolo ha superato brillantemente a gennaio ma non gli ha permesso di tenere proprio in regola la tabella di marcia. (…)
FONTE: Il Romanista – G- Fasan