Ieri sera, nell’ex caserma di via Guido Reni, a due passi dallo stadio Olimpico, si è svolta la tradizionale festa di Natale organizzata dalla Roma. Mancavano i tre influenzati (Dzeko e i due capitani Totti e De Rossi) e Manolas, al quale è stato consigliato di restare a casa per l’infortunio muscolare. Mancava anche il presidente Pallotta (per la seconda volta consecutiva dopo lo scorso anno) che ha preferito rimanere a Boston e rimandare la visita a Roma direttamente al 2017.
TIFOSI A CASA – Freddo e pioggia hanno accompagnato l’entrata dei calciatori arrivati intorno alle 21, ma lasciati completamente soli dai tifosi: davanti al cancello, erano infatti presenti solo cronisti e fotografi e le forze dell’ordine. Per i giocatori, però, è andata sicuramente meglio rispetto allo scorso anno, quando furono lanciate uova all’indirizzo del pullman per l’eliminazione dalla Coppa Italia subita dallo Spezia. Circa 300 gli invitati, tra i quali il tecnico Spalletti, la dirigenza al completo e tutte le aziende partner della società che hanno acquistato un tavolo: il ricavato sarà devoluto in beneficenza a sostegno dell’iniziativa “Calcio insieme” un programma nato dalla collaborazione tra la Fondazione Roma Cares e l’Associazione dilettantistica “Calcio integrato”. «Potevamo fare qualcosa in più contro la Juventus, è una sconfitta che fa male», ha detto Emerson Palmieri prima di entrare alla festa. «Scudetto? Dobbiamo lavorare con umiltà e migliorare. Napoli, Lazio e Milan sono lì e bisogna stare attenti. Gerson è normale che abbia ricevuto le critiche, ma ha fatto quello che gli ha chiesto Spalletti».