Un’attenzione quasi maniacale alle vicende romaniste, quella di Mourinho, che, in attesa di sbarcare nella capitale, fa sentire la sua vicinanza, seppur virtuale, alle campionesse. Anche perché la stagione delle giallorosse è cominciata con fatica, raddrizzandosi in corsa, con il quarto posto in campionato che è però scivolato via proprio all’ultimo.
Ma la gioia incontenibile è esplosa per il trionfo in coppa Italia – celebrato anche da google con i fuochi d’artificio quando si digita ‘Roma femminile’ – all’interno di un cammino che ha portato per la prima volta alla finalissima la squadra capitanata dalla trentenne romana, Elisa Bartoli, dopo aver eliminato in semifinale la Juventus.
Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, davanti a poco più di 4000 spettatori è stato emozionante sentire la canzone “Logico” di Cremonini, scelta come sottofondo ai festeggiamenti di una vittoria entusiasmante, vissuta con grande orgoglio dai Friedkin, speranzosi che si tratti solamente del primo titolo dei grandi della loro gestione e che adesso darà diritto alle giallorosse di giocare la Supercoppa.
Felicissimo della vittoria anche Daniele De Rossi, che ha fatto pubblicamente i complimenti alle ragazze, con tanto di storia sul suo profilo Instagram dei festeggiamenti e il commento “Giganti”. Francesco Totti si è congratulato in privato, lui che segue da vicino le vicende del calcio romanista femminile, visto che della sua scuderia fa parte Eleonora Pacioni, capitano della Primavera, fresca della vittoria del campionato, sabato scorso, a Sassuolo, contro la Juventus.
La sindaca Raggi ha invitato sia le ragazze della Primavera, sia quelle allenate dalla Bavagnoli, in Campidoglio, per ricevere il giusto riconoscimento a nome della città. L’allenatrice della prima squadra, tra l’altro, ha conquistato la coppa Italia proprio prima di lasciare la panchina, visto che Tiago Pinto le ha offerto una scrivania per gestire da dirigente tutto il settore femminile della Roma. Per questo un’emozione in più per la Bavagnoli, che ha chiuso tra le lacrime la sua carriera di tecnico, pronta a una promozione che ha meritato sul campo.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza